TRAMA
I giornali li avevano definiti “I bambini fortunati”.
Erano sette, orfani o bimbi abbandonati dai genitori, scelti dal leggendario filantropo e celebre neurochirurgo Vincent Capello, per andare ad abitare in una casa affacciata su un’incantevole spiaggia della costa Oregon: la Casa del Drago.
Allison era la più giovane dei bambini fortunati e viveva una vita idilliaca con la sua nuova famiglia, almeno fino al giorno in cui ha rischiato di morire e, per questo, è stata portata via dalla Casa del Drago e dalla sua famiglia adottiva.
Tredici anni più tardi, Allison riceve una lettera da Roland, il figlio maggiore del dottor Capello, che la avverte che il padre è malato e sta per morire. Allison decide quindi di tornare a casa e di affrontare i fantasmi del suo passato. Vuole scoprire cosa è successo davvero quel fatidico giorno: si è trattato di un incidente o, come ha sempre sospettato, uno dei membri della sua amata famiglia ha cercato di ucciderla?
Scavare nel passato può però rivelare delle inquietanti verità…
Quando Allison riuscirà a ricomporre i pezzi della sua storia scoprirà un terribile segreto che metterà a repentaglio la sua vita, una volta ancora.
Copia fornita dalla CE in cambio di una recensione onesta
Tiffany Reisz ci ha abituati a romanzi sorprendenti sotto molti aspetti, e questo non fa eccezione. Catturata dalla trama intrigante e conoscendo bene lo stile dell'autrice, mi sono subito immersa nella lettura.
La storia si apre con la dolorosa rottura tra la protagonista, Allison, e il suo amante, Cooper McQueen. Si intuisce immediatamente il profondo legame che ha unito l'uomo ad Allison nei sei anni della loro relazione, nonostante sia lui a lasciarla. Allison, che aveva incontrato Cooper appena maggiorenne e non era mai stata con nessun altro, era stata protetta da quest'uomo più grande.
L'abbandono scatena in lei un turbine di sentimenti contrastanti.
“Lo odiava e non voleva vederlo mai più.
Lo amava e non voleva che la lasciasse.”
Proprio mentre stanno per dirsi addio, Allison riceve una lettera che riapre un capitolo del passato mai del tutto dimenticato. Uno dei suoi "fratelli" de "La Casa del Drago" le scrive per informarla che il loro padre adottivo sta morendo e le chiede di tornare.
Ma perché Allison era fuggita da quella casa dove aveva ricevuto amore e una famiglia? Qualcuno aveva tentato di ucciderla. Il colpevole non fu mai scoperto e una zia l'aveva portata via con sé. Tornare dopo tredici anni non è facile, ma il cuore di Allison conserva solo ricordi felici di quel posto e di coloro che l'avevano amata come una figlia. E ora che McQueen l'ha lasciata, in fondo, cosa le resta?
La curiosità che l'autrice suscita sulla casa, che a vederla sembra quasi un drago dormiente, trasporta il lettore a voler entrare avidamente nella storia. Fulcro di tutto è il padre adottivo, il Dottor Capello: un uomo buono, che accoglieva bambini soli e bisognosi di affetto, anche se Allison non fu mai legalmente adottata.
Man mano che si procede nella lettura, si scopre l'altra faccia della medaglia, creando una suspense quasi palpabile. Il rapporto con Roland e gli altri ragazzi rimasti a vivere lì si intreccia in modo sempre più misterioso. Tanti sono gli enigmi che emergono mentre Allison cerca di far chiarezza, non solo nei suoi sentimenti, ma anche su ciò che le è successo in passato.
Tiffany Reisz ha creato personaggi davvero profondi e autentici. Il tentativo di salvare qualcuno, a volte, porta a dover sacrificare altre parti di sé. La vera domanda è: Allison conosceva davvero il Dottor Capello? E quanti segreti nascondono i suoi "fratelli" nel profondo dei loro cuori?
L'ho trovato geniale. È un mix incredibile in cui tutto appare, ma nulla è come sembra. Un romanzo dove le scelte giuste possono lasciare cicatrici dolorose e dove la sete di famiglia e amore va oltre l'etica, la medicina e l'onore.
Sapevo che sarebbe stato un viaggio meraviglioso.
“I temporali mi fanno paura” affermò mentre si rimetteva a letto. Roland la strinse a sé (…) “Forse è meglio se rimango qui con te.”
“Anche secondo me” concordò lui prima di baciarla."





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