Readers la nostra Manila oggi parla della sua ultima lettura. "Il figlio del male" di Alexandra ArtClub
Un romanzo che l'ha affascinata dalla prima all'ultima pagina, che annovera tra gli "indimenticabili" del 2024.
TRAMA
Mi chiamo Ambriel Mary Fulger e vi chiedo scusa per quello che andrete a leggere in questa tesi
Avevo conosciuto “Il Figlio del Male” prima ancora che venisse catturato. Mi aveva osservata, studiata e minacciata, riuscendo a farla franca ogni volta. Io dovevo conoscerlo, scoprire perché mi avesse inseguita ma mai uccisa. Dovevo capire cosa si nascondesse dietro quell’aspetto innocente, quasi angelico.
Riuscii a intervistarlo.
Mi permise di scrivere la sua storia, scavando nel suo passato, fino a prima che i semi del male germogliassero.
Ero andata nei posti in cui si diceva avesse commesso i crimini, ero entrata in stanze e scantinati che, secondo la polizia, in altri momenti, non erano stati altro che mattatoi e, mentre ripercorrevo i suoi omicidi, l’aria intorno a me pareva trasformarsi in una nube tossica che voleva soffocarmi.
Lui mi aveva dato la caccia, ma io mi ero intrappolata con le mie stesse mani.
Eppure, avrei dovuto capirlo…
Fin da bambina, avevo compreso di poter percepire le emozioni umane e, quando mi ero trovata faccia a faccia con l’animo oscuro di quel ragazzo, mi ero resa conto di non poter sentire le sue.
Kyan Isador, invece, poteva controllare la mente di chiunque… eccetto la mia.
Mi chiamo Ambriel Mary Fulger e, se questa storia è una condanna o una liberazione, lo lascio decidere a voi. Sappiate, però, che una volta entrati in questo mondo, non potrete più uscirne. Così come io non sono più riuscita a fuggire da lui.
Un’anima forgiata per portare alla distruzione di tutto ciò che era sempre esistito contro una ragazza pura e docile.
L’emblema del male e la verginità.
Niente potrà ostacolarlo… eccetto lei.
Niente potrà scalfirla… eccetto lui.
Copia ARC fornita dall'autrice in cambio di una recensione onesta
“Siamo dinamite.
Tu la scintilla, io la benzina.
Insieme, non lasciamo nulla se non cenere.”
E cenere è quello che è rimasto del mio cuore dopo aver letto questo romanzo così intenso, così oscuro, così bello.
Alexandra mi ha fatto entrare nella sua mente, credetemi, e ci ho trovato una profondità difficile da trovare. Ci sono zone buie e altre piene di luce, ma è dove si incontrano che la storia diventa più intensa che mai.
Mi sono persa per cercare di capire Kyan, tanto malvagio, quanto bello, profondo, un personaggio che alla fine trova la sua umanità solo in una ragazza, ma senza mai lasciarla andare. Perché l’amore nasce tra le persone più improbabili, dove finisce il sole e inizia la notte, su quella linea sottile. Kyan non tradisce mai se stesso ed è la cosa che mi è piaciuta di più. Perché, andiamo, di ragazzi malvagi che poi si redimono per amore l’editoria ne è piena. Lui no, lui rimane perverso e… o lo si ama o lo si odia, perché l’amore e l’odio sono due sentimenti complementari che vanno molto d’accordo.
Ambriel vuole solo laurearsi e scrivere una tesi spettacolare, perciò è disposta a tutto, anche a perdere se stessa. Ma sarà vero poi? Perché il male è in ognuno di noi, poi non rimane che vedere quanto si è bravi a tenerlo a bada.
Soli sono splendidi, insieme sono davvero esplosivi.
Alexandra mi ha accompagnata tenendomi per mano in un abisso pieno di tumulti che fanno tremare anche le anime più pure.
Non posso fare spoiler, ma nel finale, credetemi, sono stata fiera di Ambriel per la sua scelta morale e per averla anche poi ribaltata completamente. Insomma, ci speravo.
Devo fare i miei complimenti all’autrice perché davvero ha creato uno scenario pieno di suspense che mi ha incollata alle pagine e mai, dico mai, mi sono posta domande scomode. Le personalità dei personaggi sono così vere, contorte, che si sentono sulla pelle e io mi ci sono immersa completamente riuscendo a comprendere ogni loro scelta.
“Ho scelto di andare incontro alla morte a braccia aperte, con un sorriso sulle labbra, perché in questo modo, forse, potrò salvarti da tutta la crudeltà che hai subito a causa mia.”
Ammetto che è scritto benissimo ed è uno dei migliori libri che ho letto ultimamente. Complimenti Alexandra. Mi hai affascinata.
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